In compenso sono di nuovo libero di scorrazzare libero e felice alla scoperta di questo paesino che, di primo acchito, mi sembra assolutamente bellissimo! E gran merito va ai dintorni: il Lincoln National Park mi conquista con la sua bellezza indiscutibile: si snoda su una lingua di terra rossa in mezzo al mare e mi regala sensazioni assolutamente difficili da descrivere. Finalmente posso fare del bel fuoristrada e andare in ogni dove, concedendomi il lusso di un bagno in una spiaggia deserta e con acqua assolutamente cristallina. A dire il vero c’erano dei cormorani, ma la rispettiva presenza non ha benché minimamente disturbato me o loro.
Figata galattica! Ancora non mi scrollo di dosso la polvere del giorno prima e via al Waler’s Way, un giro da fare rigorosamente in fuoristrada, ma stavolta a bordo di un Toyota Land Cruiser (di nome Bob) guidato dalla bravissima Linda. Anhe qui scenari da mozzare il fiato, l’impeto del mare azzurro, natura selvaggia (c’è gente che ci ha lasciato le penne andando troppo in là sulla scogliera) e una sensazione di libertà assoluta. Proprio vero che le ruote tassellate regalano emozioni. Faccio fatica a descrivere, devo rimandare alle fotografie, stavolta ne ho messe un po’ di più del solito. Per la prima volta mi cimento alla guida di un bestione (come quello posseduto da Linda) sulla sabbia: via di seconda marcia e tanto gas, una figata!
Per la prima volta provo anche a fare sand boarding, ovvero discendere dalle dune su una tavola… detto così non rende l’idea della strizza di adrenalina che si prova! Bello! Certo, volare su queste dune con la mia moto sarebbe stato ancora meglio, ma in due la situazione sarebbe stata davvero impegnativa da gestire… A proposito di moto, manco il tempo di riparare il proteggi faro crepato (mitica la colla di Simon!) ed ancora parco naturale, stavolta il Coffin Bay. Anche qui rimando alle foto: i posti che ho visto resteranno per sempre dipinti sul fondo dei miei occhi.stavolta andiamo in moto e sono onorato che Linda si fidi di me alla guida. Giriamo praticamente tutto, tranne un sentiero nudo e crudo fatto per soli fuoristrada. Appena messe le ruote nella sabbia alta e fine, la moto mi comunica che: o ci do dentro col gas, o meglio fare marcia indietro. Infatti, non devo propendere ancora una volta per questa soluzione. In due non mi va di rischiare e ripagare l’ospitalità con una caduta e qualche livido. Fossi stato solo sarei andato avanti senza remore, ma meglio fare il bravo ragazzo. Almeno una volta… eh eh! Nella cittadina da cui il parco prende il nome, un italiano vede la bandiera sulla mia moto e facciamo subito comunella. Io e Linda andiamo così a cena da Ennio ed i suoi amici. Coffin Bay è famosa in tutta l’Australia per la qualità delle ostriche e giustamente la cena non può che prevedere questo simpatico menù.
Il tutto tinto da dell’ottimo vino bianco… questo South Asutralia mi sta piacendo da impazzire! La combinazione della bevanda e del prelibatissimo cibo (con maggiore peso per la bevanda) mi costringerà a passare la notte in loco, ma la cosa è molto gradita! Lasciare, dopo addirittura una settimana di permanenza (del tutto non preventivata), questo posto meraviglioso sarà veramente un piccolo dispiacere per me. Addirittura avevo iniziato a cercare lavoro proprio qui! Ma il paese è piccolo (stesse dimensioni del mio paesello natio) e di opportunità non ce ne sono tantissime… peccato davvero… ma il viaggio deve continuare, no?
Come direbbe la Gialappa’s: “Amici di Australia Twin, ma soprattutto amiche di Australia Twin”, lascio alle foto l’arduo compito di spiegare o far intuire le fantastiche e cristalline sensazioni di libertà e felicità che ho provato in questa settimana che,devo ammettere, avrei voluto non finisse mai! Ancora adesso che scrivo e rivedo le foto mi emoziono come un bambino quando fa il primo bagno al mare al termine della scuola. Infatti, penso proprio che chiuderò gli occhi per un po’, cercando di immaginarmi nuovamente nelle calde acque del Lincoln National Park…