È passata qualche settimana da quando ho pubblicato il video in cui comunicavo il mio “cambio di rotta” relativamente al mio viaggio: https://www.youtube.com/watch?v=C4ypKMMCJ9g .
Be’, alla fine si tratta di un nuovo capitolo, una svolta che porterà a nuovi traguardi, ma con priorità (almeno per ora) diverse. Senza motivazione non si va da nessuna parte ed ora è tempo che io scandagli dentro di me per trovare quella che mi porterà verso il prossimo cammino. Nel frattempo è arrivata l’ora di prendermi un po’ cura di me, della mia bella e della mia famiglia.
Ma prima di poter “riunire” tutta la famiglia manca un componente che ormai si è guadagnato di diritto l’appartenenza al nucleo dei miei cari: la mia bella! Per recuperarla sono salito su un aereo da Roma per Bruxelles, poi un treno verso Ostenda dove mi aspettava la mitica Jess, una simpaticissima ragazza incontrata durante le selezioni per il progetto Ducati Globetrotter 90: https://www.youtube.com/watch?v=-T3d_akLnRw .
Così ho avuto modo di conoscere il suo mondo e i suoi amici, rigorosamente a due ruote! Fra moto varie (alcune nel soggiorno di casa, il mio sogno da sempre!), un marito simpaticissimo che si è praticamente costruito da solo una moto a misura (visto che lo standard BWM non lo soddisfaceva), centinaia di migliaia di chilometri fra sabbia, pioggia, neve e vento e un spirito totalmente dedicato alle motociclette, non avrei potuto sperare in compagnia migliore!
Mi hanno anche messo a disposizione una KTM Adventure 1200 per raggiungere il porto e sbrigare le prime pratiche di sdoganamento della mia moto, fortunatamente in arrivo secondo i tempi previsti. Passato il fine settimana sono così in grado di rivedere la mia fidata compagna di viaggio, sebbene acciaccata dalle quattro settimane di navigazione: batteria a terra, così come la ruota anteriore, ma la felicità di poterla riabbracciare e lo scampato pericolo che qualcosa potesse andare storto (vista la cattiva reputazione delle spedizioni RO/RO, ovvero Roll On/Roll Off) mi fanno sentire raggiante!
Sceso da quel “mostro” da 150 cv la mia motina sembra quasi addormentata: con 88 cv in meno sembra che stia spingendo più che guidando, ma ci metto poco a riabituarmi alle note più dolci del mio amato bicilindrico a V di 52°. È anche tempo di dedicarmi alla manutenzione della signorina, facendo un bel tagliando composto da filtri, olio, trittico di trasmissione nuovo (grazie al mio sponsor Ognibene: www.ognibenechaintech.com) e soprattutto i cuscinetti di sterzo nuovi, è dal Perù che sentivo di guidare con un fastidioso “scalino” durante le rotazioni del manubrio.
Finiti i lavori Jess e Bart mi organizzano una fantastica sorpresa: una due giorni fra Belgio e Francia, alla scoperta della costa e dei bunker costruiti dai tedeschi. Sono strutture imponenti, mettono quasi paura solo a guardarle e le riflessioni si sprecano a pensare a quanto ci si sia ostinati (e lo si faccia ancora) a spendere risorse, energie e vite verso l’odio più che verso la cooperazione e la solidarietà. Tutti noi presenti ci auguriamo tutti che l’essere umano un giorno impari davvero a cooperare e che questi mostri di cemento e cattiveria restino a ricordarci gli errori del passato.
Per fortuna il clima di questi giorni è stupendo (cosa rara da queste parti, a quanto mi dicono), inoltre la compagnia di motociclisti è semplicemente fenomenale: tutte persone appassionatissime di due ruote (alcuni anche di tre, vista la quantità di sidecar presenti fra i loro amici) e davvero amichevoli anche con me che sono appena arrivato. Un grazie infinito a Jess, Bart, Ronny, Louis, Jacob, Kenzy, Phil, Tom, Ewan e Jolan!!!
I paesaggi sono magnifici, la compagnia ottima e la birra… pure! Non avrei potuto chiedere di più come inizio di questo nuovo capitolo di viaggio: è ora di lasciare il Belgio e fare rotta verso sud (con qualche piccola deviazione, certo) ma l’abbraccio della cara “vecchia” Europa mi fa già sentire quasi a casa.