Nis

Nis, centro urbano a me sconosciuto (non ho mai brillato in geografia) nonostante sia il terzo più grande di tutta la Serbia e (niente di meno che) la città natale di Costantino il Grande. Va be’, non avendo avuto il piacere di conoscerlo di persona, mi sento un po’ meno colpevole per questa mia carenza… eh eh eh!

…e le sue meraviglie!

I questi giorni ho fatto di tutto: cenato su dei ristoranti cullati dalle acqua del fiume, foto e cazzeggio degne di un turista incallito, assaggiato birre e pietanze tipiche, visto palazzi ancora cadenti e rovinati dalla guerra, girovagato per quartieri popolari poco illuminati, ma in cui nessuno ha mai fatto vacillare la sensazione di essere in una città molto sicura ed ospitale.

Verso Belgrado…

La notte in tenda è stata abbastanza emozionante: ghiande che cadevano dappertutto, risuonando fra i rami prima di toccare il suolo, ‘simpatici’ animaletti (credo di aver piantato la tenda sopra un po’ di tunnel di talpa) ed un ramo che, caduto il lontananza (ma nella notte mi è parso vicinissimo) ha fatto tremare il terreno.