Non so come definire la sensazione di guardarmi indietro e rivedere città, rettilinei infiniti, tanti documenti ed altrettanti visi sorridenti. Dopo aver vissuto e visitato Western Australia, South Australia, Victoria e New South Wales, mi accingo ad esplorare la Tasmania e colorare di verde e blu questi ultimi mesi australiani. Sto ancora tentando di guadagnarmi uno sponsor che mi garantisca una permanenza di altri due anni in questo infinito continente e sinora ho svolto i lavori più disparati: facchino, lavapiatti, magazziniere, meccanico, operaio, scamorzaro, fattorino e responsabile eventi, tuttavia le mie qualifiche in marketing sinora non sono bastate ad assicurarmi una permanenza extra. Ma ogni esperienza che ho fatto mi ha arricchito, nel bene o nel male, dandomi ancora più sicurezza nelle mie capacità e possibilità.
Con lo sguardo proteso in avanti, inizio a scovare nuove informazioni e nuovi dettagli circa le destinazioni che mi attendono, con la voglia di viaggiare che mi fa compagnia sempre: quando lavoro, quando cucino, quando lavo i panni. Ormai posso considerarmi un drogato di viaggi, sebbene io senta di avere quella maturità che mi consentirebbe di vivere bene sempre, ovunque e comunque. Il mio desiderio è di esperienze, di genti, di culture diverse e nuovi modi di concepire la vita. Quella stessa vita che mi è stata rivelata lungo i Paesi che ho attraversato sinora, mi vuole richiamare a sè per mostrarmi ed insegnarmi tanto ancora. Ho visto una minuscola parte del mondo che ci ospita ed il richiamo della restante è ancora fortissimo. In viaggio ho trovato molto più di quel che mi sarei aspettato, ma sento che c’è ancora qualcosa in serbo per me: da qualche parte c’è un’altra rivelazione fatta a misura mia e della bella che mi accompagna. È una certezza così vivida da non lasciarmi dubbi: la strada mi aspetta.
Ad oggi la mia moto sta aspettando il monoammortizzatore ed i carburatori di ritorno dalla revisione in Italia, oltre ad una serie di pezzi di ricambio per garantirle un’affidabilità ancora superiore rispetto a quella eccellente che ha dimostrato sinora. Una menzione particolare va al buon Paolo che mi sta aiutando tantissimo, senza di lui e del suo aiuto il tutto sarebbe stato semplicemente impossibile.
Così vivo questi giorni di novembre con la moto ferma in garage, alcuni pezzi sparpagliati in camera, un computer su cui sto lentamente limando un libro di prossima uscita ed una macchinetta fotografica che scalcia per poter ritrarre nuovi scenari mozzafiato e facce sorridenti. Sono pronto a riscoprire il mondo con occhi nuovi, quelli che mi sono stati aperti da ogni singola anima che ha attraversato il mio cammino e mi ha lasciato un segno, un insegnamento o regalato un semplice attimo di calore. E penso: in funzione di ciò, non varrebbe la pena di fare il giro del mondo?